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Verniciatura alla nitro per una Fender Telecaster
Una nuova vita per una vecchia Telecaster
Il lavoro eseguito su questa vecchia Fender Telecaster è stato lungo e meticoloso. Una volta smontata da Cristian Bona (liutaio con cui collaboro dal 2018) il primo passo è stato eliminare la vernice poliuretanica con cui la chitarra è uscita dalla fabbrica sverniciando completamente il body portandolo a legno vivo per poi riverniciarlo con vernici alla nitrocellulosa come negli anni '70 e '80. L'impiego di queste vernici permette al legno del corpo della chitarra di vibrare e "respirare" al meglio garantendo allo strumento ottime prestazioni sonore e un look che concede un tuffo nel passato.
Dopo l'applicazione del turapori sono passato alla carteggiatura. La fase di preparazione è sempre la più importante perché è la base su cui viene costruito il resto del lavoro. Trascurare dei passaggi in questo momento può tradursi nella compromissione dell'intero lavoro: ad esempio una carteggiatura poco precisa o efficace potrebbe causare la mancata adesione degli strati successivi, mentre una carteggiatura troppo pesante o la scelta di una grana sbagliata possono provocare segni e difetti visibili a lavoro finito.
Una volta preparato il supporto si passa al colore: si tratta dell'Olympic White, l'originale Fender e il medesimo utilizzato da Cadillac in quegli anni. Eliminate le imperfezioni e i difetti della base si procede con la finitura trasparente lucida e un lungo periodo di essicazione durante il quale il colore asciuga completamente e il legno finisce di assorbire il materiale.
Dopo uno scrupoloso controllo si arriva all'ultima fase del lavoro, che è anche la più impegnativa e delicata: la lucidatura. La vernice alla nitro è infatti molto sensibile al calore e agli agenti esterni in generale e per compromettere il lavoro è sufficiente una svista, come una pasta abrasiva contenente un prodotto nemico della nitrocellulosa, insistere qualche secondo di troppo nello stesso punto provocando il riscaldamento e quindi l'ammorbidimento della vernice, oppure utilizzare un piano d'appoggio troppo duro o irregolare causando una texturizzazione della vernice che nella migliore delle ipotesi ci obbliga a ripetere la lucidatura, ma nella peggiore renderà necessario riprendere la verniciatura.
Il processo è lungo e estremamente delicato, ma una volta rimontato lo strumento e riconsegnato al proprietario la soddisfazione è inquantificabile.